ENERGIA VITALE

RICERCHE SULLA MUMMIFICAZIONE

La "mummificazione" è un processo fisico che coinvolge la volontà, l'energia pranica e un oggetto materiale di natura organica. La volontà interagisce con l'energia pranica che a sua volta agisce sulla materia. In genere gli oggetti mummificati sono di materiale organico facilmente deteriorabile.  Tipici esempi di soggetti mummificabili sono: la carne, il fegato, e il pesce azzurro. Il processo di mummificazione consiste nella  disidratazione dell'oggetto trattato, che avviene in modo apparentemente spontaneo. I tempi del trattamento sono di durata variabile, dipendono dalle capacità dell'operatore. 
Trattandosi sostanzialmente di un atto volitivo, che si forma in ambito psichico, viene da pensare come lo stato d'animo possa influenzare il processo.
Per questa ragione è in corso una sperimentazione per vedere se sia possibile oltre che "mummificare" accelerare il processo di decomposizione. In tal caso avremo una connessione oggettiva tra azione energetica e mente.
Questo tipo di fenomeno è sicuramente il più oggettivo tra quelli che sono indicati a sostegno della tesi energetica, infatti il fenomeno (specialmente con sostanze organiche) non è spontaneo.
La sequenza delle azioni da compiere per mummificare una sostanza sono:
 

  • Porre l'oggetto da mummificare in un piatto o altro contenitore (non importa il materiale)
  • Rilassare la psiche
  • Imporre le mani sulla sostanza, le mani devono essere vicine alla sostanza ma non devono toccarla
  • Muovere l'energia vitale corporea
  • Indirizzarla mentalmente sulla sostanza da mummificare
  • Creare con la mente il risultato, cioè avere chiaro che il risultato finale sia la mummificazione dell'oggetto in questione*.
  • Tenere la posizione fisica e psichica per qualche minuto.
  • Ripetere l'operazione per cinque giorni  o più se si è principianti.


* Questo tipo di attività mentale è il risultato di una tecnica di addestramento mentale denominata "immaginazione creativa" o più comunemente "visualizzazione".