Alla luce di un incremento di ansia e stress in generale, gli insegnamenti attuali sono cambiati per intensificare la portata del relax. Le tecniche presentate non seguono quanto insegnato. Seguirà a breve (SPERO!) una descrizione più idonea.

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Fondamenti delle tecniche applicate

nel centro Suryavahana

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Le tecniche yoga si basano sull'idea che l'intelligenza umana abbia la potenzialità di agire non solo attraverso il sistema nervoso centrale. Tale ipotesi, sostenuta dalla psicosomatica, implica attribuire una certa autonomia alla mente, vale a dire un suo esistere che non dipende dal cervello. Questo è in antitesi con il punto di vista strettamente scientifico, dove la psiche esiste solo in relazione alla struttura atomica del cervello e al suo funzionamento. In altre parole, dal punto di vista scientifico, la psiche non esiste separata dal cervello.

Nonostante questo punto di vista abbia un grande consenso, il dualismo mente corpo è un argomento filosofico molto dibattuto e tuttora irrisolto. Per questo è possibile ipotizzare la mente come una realtà indipendente dalla materia cerebrale.

Questa ipotesi di indipendenza, a livello delle tecniche yoga, è considerata vera come modello funzionale e non vera in modo assoluto.  Gli  aspetti teorici della psiche (conformemente alla filosofia buddhista), sono indicazioni per fare un percorso sperimentale, così come una cartina topografica non è il paese ma aiuta a visitarlo. È importante capire questo concetto perché è alla base delle tecniche yoga tibetane, infatti, quello che conta non sono gli aspetti teorici da cui si parte ma solo i risultati pratici cui si perviene tramite la pratica.

Queste pratiche aumentano il proprio grado di libertà.

La teoria serve unicamente a guidare la pratica e deve in ogni caso essere supportata dall'esperienza personale.

L'ipotesi fondamentale è la seguente: poiché l''insieme delle nostre abitudini e convinzioni proviene da errori caratteriali, è inadeguato per sviluppare condizioni di equilibrio quali salute e serenità

La persona interessata, deve acquisire un metodo per fare nuove esperienze sulla cui base costruirà nuove credenze e abitudini.

 

PREMESSA

La realtà è solitamente vissuta come un “quid” separato dall’essere umano con caratteristiche note e oggettive.

Quando si fa riferimento alla realtà, in genere ci si limita a ciò che viene percepito  dai sensi. Tuttavia esiste il mondo delle idee che pur essendo reale non viene percepito dai sensi. 

Psichiatri e psicologi   sanno bene quanto sia importante avere una mente equilibrata.  La psicosomatica indica come la mente, attraverso meccanismi più o meno chiari possa interagire col corpo generando condizioni di malattia.

L’aspetto nuovo (si fa per dire poiché hanno più di duemila anni) di queste tecniche di studio della mente consiste nella possibilità di conoscere in modo diretto, sperimentale, anziché concettuale. La scienza non utilizza lo studio diretto della propria mente perché si basa sull’idea che la sola fonte di informazione siano i sensi. Questo è vero per quanto concerne la realtà fisic, inadeguato alla realtà mentale.  La  pratica delle tecniche buddiste, porta  a percepire sensazioni che non provengono dai sensi. Lo studio di queste sensazioni non fisiche porta alla conoscenza delle leggi psichiche e a pilotare molti processi interiori e automatismi. La mente in questo contesto assume i contorni del soggetto cioè di chi compie l'azione. Durante la pratica si comprende che esistono due modi di sentirsi soggetto: quello dove la coscienza vive nel mondo dell'esperienza attraverso i sensi e quello dove esiste solo l'esperienza soggettiva. L'utilizzo dei sensi conferisce al soggetto caratteristiche diverse da quelle meditative al punto che l'inesperienza può creare l'illusione di due soggetti distinti. La pratica permette di verificare che solo la coscienza di se sviluppata in ambito non sensoriale ha la capacità di interagire col mondo psichico ed emotivo.

 

Concetti fondamentali

 

La psiche può essere considerato lo spazio, il luogo ideale dove si svolgono tutte le azioni mentali conscie e inconscie. La definizione è di tipo funzionale e non vuole entrare in polemica o contraddizione con ipotesi altrettanto valide.   Questo genere di problemi deve essere sfrontato dal punto di vista epistemologico.

La mente può, didatticamente, essere suddivisa in tre aspetti: consapevolezza, intelligenza e volontà.  Benché, di fatto, agiscano simultaneamente, ai fini di una comprensione teorica tale concetto è didatticamente accettabile.
La consapevolezza è il rendersi conto di qualche cosa. L'intelligenza opera confronti, correlazioni e interagendo con la memoria riconosce dati, comprende e capisce, inoltre prende decisioni. La volontà è la forza esecutiva, l'energia che traduce la decisione o il progetto dell'intelligenza in azione. E' la volontà che interagisce con il mondo materiale e con il mondo soggettivo. La mente se è indebolita in uno di questi tre aspetti è globalmente indebolita.
 

 La mente (intesa come elemento attivo) agisce in ambito psichico, quindi è  possibile considerare la psiche come lo "spazio" dove opera la mente. In sintesi si può dire che tutto quello che non è sensazione proveniente dagli organi di senso è psiche.
  

Concetti fondamentali su cui si basano le tecniche (servono da guida nella sperimentazione)

 

Inizialmente è necessario osservare e sperimentare la natura della psiche, successivamente quella della mente-soggetto.

Ogni essere umano è dotato di consapevolezza, bisogna utilizzare questa facoltà per separare il concreto dall’illusorio.

Ogni affermazione di quanto scritto può e possibilmente deve essere verificata.

Operiamo quindi la prima separazione: ciò che è mente da ciò che non lo è. La mente intesa come psiche e quindi come l’ambito in cui si svolgono operazioni quali la consapevolezza, le scelte, la concettualizzazione ecc. può essere, in modo funzionale, definita come tutto ciò che non è sensazione.

La realtà fisica è formata dallo spazio dove avvengono i mutamenti correlati alle sensazioni corporee, la realtà psichica da quello dove sono elaborate e percepite, cioè lo spazio della psiche. L'unione di queste due aspetti di realtà genera la realtà del quotidiano. Il soggetto è istintivamente attratto dall'esperienza sensoriale del corpo e quindi dedica quasi tutta la sua attenzione al mondo dei sensi generando una struttura di schemi mentali basata unicamente su elaborati sensoriali. Questa struttura mentale è fortemente ostacolata ad aprirsi ed elaborare dati che non provengano dal corpo.

Ciò porta un essere umano a pensare di essere immerso nella realtà, in effetti, è solo una delle possibili realtà percepibili. Se noi seguiamo il percorso di una sensazione corporea possiamo trovare i seguenti passaggi:

Un quid entra in contatto con gli organi di senso.

Si genera una corrispondente perturbazione nella struttura fisiologica dell’organo.

La perturbazione si propaga al cervello e lo modifica.

La modifica cerebrale raggiunge la coscienza o consapevolezza psichica trasformando il quid in un oggetto sensoriale.

L'oggetto è classificato dagli schemi mentali, inserito in un ambiente psichico e memorizzato.

La memoria e l’inserimento psichico coerente delle esperienze sensoriali contribuiscono a formare il continuum mentale.

Il verificare e il comprendere che la realtà materiale è organizzata dalla mente-soggetto fa dedurre:

L’importanza della psiche.

Quanto le scelte organizzative della mente possano influenzare la vita emozionale.

Come la mente possa essere considerata una entità funzionale a se stante, anziché prodotta dalla biochimica cerebrale.

Come la mente possa essere esercitata per potenziare le sue peculiarità.

Consigli sul metodo per lo studio delle facoltà mentali

Per studiare ed esercitare le facoltà mentali bisogna fare un lavoro preliminare dove alcune sono esaltate e altre inibite. Il lavoro, pur seguendo delle regole, deve essere personalizzato con intuito e intelligenza.

Nello spazio della psiche, o ambiente mentale, possiamo trovare i seguenti elementi:

Ricordi

Sensazioni emozionali

Sensazioni degli organi di senso

Ragionamenti parlati dove il suono si manifesta solo in ambito psichico

Idea del mondo o della realtà

L’elemento centrale della mente è costituito dalla coscienza – intelligenza (che molto spesso assume il nome di mente creando confusione). La coscienza è ciò che si rende conto, ciò che dà conoscenza e comprensione.

 La coscienza è ostacolata da diversi fattori:

 intensità delle sensazioni

situazioni di stress

 confusione mentale

 stati generici di disagio

L'instabilità impedisce alla coscienza di essere a contatto con un oggetto per un  periodo abbastanza lungo, cioè di concentrarsi.

Il principio cosciente, che normalmente è ostacolato, si muove in un continuum spazio temporale come un osservatore che prende nota del mutamento perpetuo della realtà.

Tale spazio tempo è costituito dallo spazio materiale tridimensionale in cui sono immersi gli organi di senso e in cui esiste il tempo misurato dagli orologi meccanici e dallo spazio psichico dove si manifesta il tempo presente (che è di natura psichica).

Per correlare il tempo d'orologio e il presente sperimentato dalla coscienza sono generati altri due tempi psichici: il passato e il futuro.

Vi sono altri fattori che potenziano la capacità della coscienza come:

la capacità cosciente di sperimentare il presente

il relax

Valori etici positivi (giustizia, verità, bellezza estetica, ecc.     

Tabella guida fattori positivi e negativi

                                  

Appare evidente che, al fine di sviluppare le potenzialità della mente, i fattori  ostacolanti il principio cosciente devono essere inibiti e viceversa per quelli che lo potenziano.

Caratteristiche mentali da sviluppare

Esempio

Nome della tecnica da  applicare

Stabilità della mente

Capacità di mantenere l’attenzione ferma su un’azione  o sensazione per un tempo volontario.

Tecniche di relax  e concentrazione

Chiarezza intuitiva

Capacità di percepire le situazioni in modo intuitivo ma lucido

Sospensione dei “ pensieri “ mantra e visualizzazioni.

 

Opera di dignificazione

L’insieme delle operazioni che permettono di conseguire sicurezza e sviluppo etico.

Meditazioni e tecniche per lo sviluppo dell’etica interiore.

 

Caratteristiche mentali da inibire

Esempio

Pensieri, fantasie

Chiacchierio mentale non controllato, fantasie che generano ansia e paura

Stati mentali negativi

Rabbia, disappunto, paura, amarezza, presunzione

L’illusione che la realtà sia costituita dal mondo delle sensazioni

 

TECNICHE PRELIMINARI

 

Le tecniche preliminari sono:

 

·      Respirazione

·      Relax

·      Concentrazione

Respirazione

 

La respirazione consigliata è quella profonda con la massima capienza polmonare.

Movimento respiratorio centrato sulla linea dello sterno.

Inspirazione molto lenta espirazione più veloce (a caduta).

Ritmo respiratorio costante con movimenti eseguiti in stato di relax.

 

Relax

 

Il relax è uno stato mentale che influenza l’apparato fisico ed energetico dell’essere umano. Si inizia utilizzando la forza di gravità e comandando la decontrazione di tutti i muscoli che non sono utilizzati per mantenere la posizione, in particolare muscoli del viso.

Ai fini del relax è bene valutare il proprio stato emozionale prima di iniziare a praticarlo, poiché le emozioni possono fortemente inibire la capacità di rilassamento. Se, ad esempio, si è arrabbiati e riteniamo che tale atteggiamento sia opportuno per affrontare una certa situazione, la rabbia fa contrarre i muscoli e le vie dell’energia, impedendo ad altri comandi mentali come il relax di attuarsi. Inoltre volersi rilassare quando si è arrabbiati senza prima rifiutare realmente le ragioni e cause della rabbia, porta a creare un conflitto che generalmente sfocia nel senso di frustrazione.

Quindi prima di rilassarsi eseguire i seguenti passaggi:

 

·      Verificare se ci sono degli stati emozionali negativi

·      In caso positivo esaminare cause e condizioni che li hanno generati.

·      Se si è in grado porsi nel tempo psichico del presente o comunque approssimarlo più possibile.

·      Capire se si vuole permanere nella condizione emozionale oppure no, in caso affermativo desistere dal relax in caso negativo procedere.

·      Dissociarsi da tale emozione e procedere con le normali pratiche di relax.

·      In caso di incertezza e confusione mentale, non porsi problemi rifiutare lo stato emozionale e procedere col relax.

 

Concentrazione

 

La concentrazione consiste nel focalizzare la capacità conoscitiva del principio cosciente su una singola azione o sensazione per un tempo abbastanza lungo senza essere distratti da altre informazioni sensoriali o psichiche.

La concentrazione come pratica preliminare va esercitata in stato di relax e respirazione con ritmo cadenzato.

Essa è il primo metodo per aumentare la capacità discriminante della coscienza.

Tecniche fondamentali

1.   Percezione e incremento energia vitale

2.   Percezione delle zone corporee  collegate all’energia dei chakra

3.   Tecniche per esistere nel tempo presente

4.   Tecniche per eliminare il flusso dei pensieri

5.   Tecniche per l’uso dell’energia associata alla voce: MANTRA

6.   Tecniche fondamentali di visualizzazione

 

   

Perczione e incremento energia vitale

 

L’energa vitale si percepisce come un calore oppure come vibrazione più o meno intensa. Allenandosi è possibile sentirla anche nell’aria che circonda il corpo.

Si incrementa con una respirazione molto lenta in stato di relax generale e con particolare rilassamento della parte centrale del naso. Durante la respirazione il primo contatto con l’energia vitale viene dal respiro che si percepisce più freddo, poi pungente, infine quando il relax e la presenza cosciente è tale da non percepire con chiarezza i contorni del corpo, si sente l’aria inspirata pervasa da un profumo dolcissimo.

In genere l’energia vitale è incrementata da ogni stato emozionale positivo che induca relax e serenità. Quindi è importante cercare di inibire al massimo le emozioni negative.

 

Percezione delle zone corporee  collegate all’energia dei chakra

All’interno del volume corporeo ci sono degli spazi, all’incirca sferici, lungo la linea centrale che collega la testa col coccige. Quando (in stato di relax) focalizziamo l'attenzione in queste zone abbiamo una diversa impressione, essi si trovano:

 

·      nella testa

·      nella gola

·      nel cuore

·      nell’ombelico

·      nella zona coccigeo sacrale

 

Respirare molto lentamente in stato di relax ma ben vigili con la concentrazione su una di queste zone incrementerà la percezione dell’energia vitale inerente al chakra.

  Vale la pena di sottolineare che la struttura dei chakra è uno schema teorico a supporto della pratica, una mappa per scoprire il territorio, non una realtà oggettiva. Infatti ci sono diverse rappresentazioni di queste mappe in questo contesto è usata quella tibetana come in figura sotto dove è possibile individuare le cinque zone suddette.

Cliccando sulla foto è possibile vedere e confrontare altre mappe dei chakra.

Tecniche per esistere nel tempo presente

 

·      Essere consapevoli delle sensazioni corporee, cioè dell’ambiente che ci circonda, senza pensare ad altro.

·      Respirare con un ritmo massimo di sei respirazioni il minuto.

·      Ad occhi chiusi guardare all’infinito osservando quello che si vede.

·      Ad occhi chiusi realizzare che la coscienza è all’interno della testa ed è chi guarda.

·      Contemporaneamente al guardare focalizzare l'attenzione un dito sopra la sommità del capo e sulla nuca

 

Queste pratiche possono essere combinate o eseguite singolarmente.

La percezione di se stessi nel tempo presente evita, nella misura in cui viene attuata, l’influsso delle nefasto delle emozioni negative.

 

Tecniche per eliminare il flusso dei pensieri

 

 

·      Concentrarsi su di un punto situato sulla fronte in mezzo agli occhi e a circa due centimetri sopra la linea delle sopracciglia.

·      Essere rilassati e in respirazione ritmica.

·      Mettere in “vacanza” ogni processo mentale e osservare in silenzio quello che accade.

·      Rimanere mentalmente in silenzio.

·      Fare attenzione all’insorgere dei pensieri e quindi bloccarli allo stesso modo con cui si blocca il suono della voce.

Tale pratica pur essendo importante deve essere eseguita con pazienza e perseveranza poiché i suoi risultati sono, in genere, lenti a manifestarsi.

Tecniche per l’uso dell’energia associata alla voce: MANTRA

 

·      Verificare l’energia emozionale che può suscitare la voce quando è vibrata col “cuore”.

·      Imparare ad ascoltare i suoni concentrandosi sulla zona del diaframma.

·      Emanare una vocale immaginando che il suono sia prodotto dal diaframma.

·      Essere consapevoli che il suono è l’espressione della più intima volontà interiore.  

Il mantra è l’espressione più tangibile dell’energia interiore ed è un potente strumento per modificare l’energia del nostro corpo.

Tecniche fondamentali di visualizzazione  

La visualizzazione non è semplicemente il creare una immagine, è, di fatto, un comando mentale e vitale.

La nostra vita quotidiana è basata sulle visualizzazioni ma queste avvengono velocemente e in modo quasi automatico, per questo non ce ne accorgiamo.

La visualizzazione è composta da:  

1.   Oggetto mentale della nostra esperienza affine al tipo di effetto che vogliamo sortire senza la materia che lo compone nel mondo sensoriale.

2.   Lo scopo della visualizzazione.

3.   Energia mentale che la sostiene. 

Per sviluppare le basi della visualizzazione esercitarsi come segue:  

·      Ricordarsi dei giochi d’infanzia dove venivano generati personaggi immaginari o situazioni speciali per gioco.

·      Comprendere che nei giochi infantili eravamo consapevoli che la realtà immaginata era solo mentale e non materiale e che comunque ci comportavamo come se fosse reale.

·      Diventare consapevoli che la visualizzazione agisce solo sul piano energetico.

·      Prendere dalla memoria una immagine di bellezza, esempio un fiore, costruirlo mentalmente con tutti gli attributi di bellezza colore energia ma senza la sostanza materiale (come se fosse fatto di luce) quindi metterlo nello spazio inerente al chakra del cuore, inspirare lentamente e verificare i mutamenti emozionali.

·      Generare ogni sorta di immagini e studiare gli effetti che hanno sulla nostra psiche.  

Prima di passare alle tecniche che agiscono sui chakra, ritengo opportuno presentare uno schema dove vengono chiariti i rapporti fra principio cosciente energia e corpo.  

La coscienza mentale essendo costituita da una sostanza estremamente sottile non può agire direttamente sul corpo fisico, per tale scopo necessita di una sostanza intermedia chiamata energia vitale.

L’energia vitale costituisce una sorta di organismo energetico che pur non avendo una sua anatomia fissa segue delle regole costanti per sostenere tutte le funzioni del corpo fisico.

Il corpo decade e muore appena questa intricata struttura energetica presieduta dal principio cosciente viene a mancare.

Questa struttura è costituita da canali, chakra energie corporee e venti sottili.

I canali sono le vie percorse dall’energia, le energie sono una sorta di frequenze vitali che sottendono a diverse funzioni corporee, i chakra rappresentano elementi di elaborazione comunicazione ed equilibrio delle energie, i venti sono i mezzi di trasporto, spesso indisciplinati, del principio cosciente e intelligente.

Vi sono vari modi per descrivere tali strutture spesso gli uni diversi dagli altri. Nel sistema Tibetano (quello qui usato) vengono utilizzati tre canali e cinque chakra.

Tecniche per lo sviluppo delle energie positive dei chakra

Acquisito e sperimentato che la nostra energia vitale esiste e che tramite particolari immagini cariche di significato (visualizzazioni) sia possibile modificare la nostra energia vitale, passiamo a tecniche che migliorino il nostro equilibrio.

Quanto segue si basa sul fatto che possiamo utilizzare i gesti delle mani, uniti alla visualizzazione per modificare la nostra energia.

Inoltre possiamo considerare che i nostri cinque chakra siano come delle sorgenti di energia occluse da emozioni negative generate da visualizzazioni inconscie particolari.

Quindi la prima cosa da fare è generare uno spazio energetico di grande bellezza dove collocare poi la visualizzazione rigeneratrice  

Quindi i passaggi principali sono i seguenti:

  ·      Generare con le mani, muovendo lungo la colonna vertebrale, all’esterno e in prossimità del chakra uno spazio sferico di energia colorata e luminosa come in figura.

·      Eseguire tutti i cinque spazi.

·      Eseguire un passaggio successivo dove si sceglie un fiore di grande bellezza e col colore del chakra e quindi porlo dentro al rispettivo chakra.

 

 

Tecniche fondamentali per lo sviluppo delle facoltà psicofisiche.

 

 

La prima necessità è di fare spazio nella nostra mente, di creare quella tranquillità che ci permette di riflettere.

Per ottenere questo si usano i seguenti strumenti:

 

Respirazione

  • Esercizio fisico
  • Concentrazione
  • Creazione immaginativa

 

Vi sono due livelli di lavoro

1.      Quando la mente è così confusa da non percepire la sua esistenza

2.      Quando la mente è confusa ma è consapevole di esistere  

Per capire in quale situazione ci si trova bisogna eseguire il seguente test:

            Chiudere gli occhi, immaginare di essere in una stanza molto buia e con le palpebre abbassate guardare come se si volesse vedere qualche cosa. Dopo un poco di tempo si hanno due tipi di impressioni:

1.      Sentiamo la nostra presenza corporea nell’ambiente come se si avessero gli occhi aperti.

2.      La percezione dei contorni del corpo lentamente svaniscono e ci si trova in un mondo lucido ma abbastanza lontano dalla corporeità.

 

 

Il primo caso corrisponde a al primo livello e il secondo al secondo.

 

Nella condizione in cui la mente si trova così confusa è inutile tentare tecniche meditative e psicocreative, è invece necessario utilizzare molto esercizio fisico e molta respirazione fisica in modo da rinforzare il sistema nervoso.

 

Tecniche:

 

·        Respirazione fisica, allenamento dei muscoli torace e diaframma per mezzo di espansioni e contrazioni forzate.

·        Rilassamento muscolare mani piedi viso fino a raggiungere il rilassamento della pelle.

·        Asanas, movimenti corporei che partendo da una posizione iniziale tendono a quella finale fermandosi dove inizia ad essere insopportabile la sensazione dolorifica. A tal punto respirare profondamente cercando di non entrare in tensione muscolare.

·        Tecnica del sorriso: mettersi in condizione di massimo agio e quindi iniziare a porre le labbra come per sorridere, quindi sorridere psicologicamente senza muovere le labbra. Si può tentare anche con il sorriso dello sguardo, dove ci si pone come quando si guarda una cosa con gioia.

·        La parte ultima consiste nel respirare molto lentamente dal naso concentrando la propria attenzione alla radice del naso e respirare così lentamente da non sentire il flusso dell’aria, fino a quando non si sente il naso che brucia come se si respirasse essenza di menta o eucalypto.

·        Raggiunto il punto suddetto ci si concentra sulle parti del corpo che sono disagiate e queste saranno nutrite dal prana immesso attraverso la respirazione lenta (l’intensità dell’energia pranica è proporzionale al relax durante la respirazione, quindi è bene applicare la tecnica del sorriso affinché si abbia una buona resa pranica).

 

 

Quando si è nella condizione due o che si raggiunge tramite le tecniche suindicate, è necessario ampliare il punto di vista della realtà.

Possiamo suddividere la realtà in realtà sensoriale e realtà psichica, per fare questa suddivisione bisogna tenere presente quanto segue:

 

·        Quello che noi chiamiamo realtà è la percezione del mutamento di ciò che ci circonda.

·        In questa realtà sensoriale noi stessi siamo un oggetto dei sensi, ci percepiamo attraverso i sensi.

·        l mutamento è percepito come in un continuum spazio temporale, in effetti, ciò è generato in ambito psichico, i nostri sensi percepiscono dati e questi sono elaborati i ambito psichico.

·        L’osservatore nel mondo materiale è la struttura sensoriale organica e psichica dell’individuo.

·        Nel caso in cui i dati sensoriali vengano in qualche modo inibiti (come chiudendo gli occhi o le orecchie) prevale il mondo psichico e qui non essendoci abitudine a considerare la nostra natura mentale creiamo un’idea di noi in cui poi ci identifichiamo.

 

  Nel caso in cui l’osservatore mantiene la consapevolezza quando non sente più in modo forte la percezione del corpo, si manifesta un ampliamento dell’idea della realtà.

 

Al fine di comprendere meglio quanto detto è meglio ricordare:

 

·        La mente è un essere (esistere) senza forma con illimitata energia.

·        Si manifesta su tre livelli, il primo è di natura divina, il secondo energetico, il terzo fisico.

·        Il primo livello non è da considerare in questa sede.

·        Il secondo è di grande importanza perché comanda le emozioni e lo stato di salute corporea.

·        l terzo è indispensabile nel mondo sensoriale (materiale) ed è il secondo filtrato dalle strutture corporee.

·        Il comando nel mondo emozionale ed energetico viene dalla consapevolezza della mente al secondo livello.

·        a mente del primo livello tende ad essere confusa e contraddittoria.

 

 

Tecniche per il secondo livello.

 

Le tecniche sono tutte basate sullo sviluppo della calma interiore da cui insorge la consapevolezza della propria natura mentale e le capacità di interagire nel mondo in genere.

Bisogna quindi comprendere che la natura della nostra mente è fondamentale per la nostra esistenza.

   

Essa ama:

 

·        La bellezza

·        La nobiltà

        L’armonia

·        o spazio

 

La sua natura è forte e saggia.

Esercizi:

 

·        Rilassarsi ad occhi chiusi e rimanere ad osservare quello che accade come se si fosse una sentinella.

·        Quando il corpo riposa in relax, fare in modo che la coscienza sia vigile.

·        Mettersi in stato di relax e osservare il fluire dei pensieri e delle immagini, rilevare che nel momento in cui si ha un pensiero, noi come osservatore si dissolve.

·        In stato di relax inspirando generare spazio attorno a se.

  Quando si riesce a percepire la calma e la luminosità dello spazio mentale iniziare a percepire come reale la propria energia vitale generando canali e chakra.

 

Uso del mantra:   il mantra è un suono ma prima di essere suono è un atto di volontà della nostra mente quindi energia mentale. In questo modo di pensare consideriamo il suono come dotato di una particolare energia e quindi utilizziamola per i nostri scopi.

L’uso più semplice del mantra consiste nel frantumare l’energia delle tensioni.

Una om o una hum vanno molto bene e tendono già in modo naturale agire in questo

senso.